Sair la Principessa Yasmin von Hohenstaufen Aprile di Saint Genis Avril de Burey
Anjou
Puoti di Canmore ,neuroscienziata e specializzata in Psicologia clinica ,
autrice del saggio
" Profezie di Nietzsche " ed Sarras, invia un messaggio di ammirazione ed elogio
per l'iniziativa meritevole ed epocale di Padre Quirino
Salomone di Aquila .
L'AQUILA OMAGGIA NIETZSCHE: "NON FU L'ANTICRISTO"
L'AQUILA OMAGGIA NIETZSCHE: "NON FU L'ANTICRISTO"
admin mercoledì 01 ottobre 2008
Padre Quirino e il prof. Arturo Conte
L'Aquila, 1 ott. - C'è stato un tempo in cui non ci si poteva riferire al pensiero di Nietzsche senza subire tutte le negative conseguenze di un pregiudizio consolidato. Oggi, parte dall'Aquila, la sua città ideale, il tempo della riabilitazione del filosofo tedesco, anzi, padre Quirino Salomone non vuole neppure parlare di "riabilitazione" in quanto - spiega - la Chiesa non deve avere nemici e se li ha deve imparare da questi a ragionare, guardando dentro se stessa e capire se ci sono errori da correggere. Di tutto questo si è parlato in un convegno studio organizzato presso la Cattedra Bernardiniana.
Il professor Conte, docente universitario oggi in pensione e profondo conoscitore del pensiero di Nietzsche, già direttore del Centro di igiene mentale, contesta fermamente l'opinione che Nietzche sia da considerare l'anticristo dei tempi moderni. «Il filosofo denuncia la chiesa secolare e colonialista», spiega Conte, «proprio come Gesù aveva contestato il sinedrio e le aspettative "imperial-messianiche" che accompagnarono la sua venuta. Alla base di tutto», aggiunge, «c'è la confusione fra il "Cristo evangelico" e il "messia biblico". Il "messia" sta su un trono ed è osannato dalla sua gente, il "Cristo", invece è quello dei poveri, degli ultimi. Insieme con padre Quirino, sono stato per 25 anni nel recinto degli esclusi, il manicomio di Collemaggio. Nietzsche non era un pazzo. Non si può liquidare un grande pensatore dell'umanità tacciandolo di follia. Ciò avvicina la figura di Nietzsche a S.Francesco "il pazzo di Assisi", o a Celestino V, "il pazzo della Curia" che rifiuta la tiara».
nietzsche
L'idea dell'anticristo venne a Nietzsche proprio a causa di questa equazione ricorrente (Cristo uguale messia) che domina le pratiche religiose. «I conquistatori hano scambiato la spada con la croce», prosegue Conte, «e sugli scudi dei crociati è stampigliata una croce a forma di spada». Una prospettiva del tutto simile si intuisce quando si parla dell'atteggiamento del prossimo. Nietzsche parlava dell'amore del remoto e del futuro come più elevato dell'amore del prossimo, il suo messaggio si può intuire un'apertura nei confronti di tutto quello che è "straniero".
Friedrich Wilhelm Nietzsche "voleva andare all'Aquila, l'antitesi di Roma". Lo scrisse chiaramente in un passaggio di Ecce Homo, riproposto nel libro "La Rivelazione dell'Aquila", una frase acuta e disperata dall'oscuro concetto che ha ispirato la stesura del volume. Il 24 agosto scorso, a 108 anni dalla morte del controverso filosofo tedesco, considerato uno dei nemici storici della Chiesa cattolica, fu il sorprendente momento di ricevere un beneficio: una messa alla sua memoria officiata a S.Bernardino da padre Quirino Salomone, uno dei maggiori studiosi di Papa Celestino V. Dell'iniziativa di Conte e padre Quirino se ne è parlato in tutta Italia. I blog di internet si sono scatenati, sono nate forti discussioni tra favorevoli e contrari. Gli ambienti atei hanno duramente contestato padre Quirino Salomone, accusandolo, come Chiesa, di voler "fagocitare" anche il più anticristiano dei pensieri. «Ho letto alcune cose che sarebbero da denunciare - ci ha risposto padre Quirino. Provengono da menti ingabbiate estremamente ignoranti. Le accuse non vanno rivolte alla Chiesa che non vuole fagocitare nessuno. Se ci sono accuse da fare quelle vanno rivolte al sottoscritto, al frate che rappresenta il mio nome con profondo autoaffetto e stima». Padre Quirino non si tira indietro neppure nell'approfondire un oscuro passaggio di Ecce Homo in cui Nietzsche racconta il suo personale desiderio di evadere da Roma, per andare all'Aquila: «...mi dava noia oltre misura questo luogo, il più indecoroso della terra, per il poeta dello Zarathustra e che non avevo scelto liberamente: volevo andare all’Aquila, l’antitesi di Roma, simile al luogo che fonderò un giorno, un ricordo di un ateo e di un anticlericale comme il faut, di uno degli esseri a me più affini, il grande imperatore degli Hohenstaufen Federico II». In che senso L'Aquila è l'antitesi di Roma? «Il messaggio è chiaro - spiega il frate - è la condanna per alcune posizioni della chiesa secolare, che avvicina Nietzsche alla prospettiva di Celestino V che rinunciò alla tiara papale.»
Il profondo sentimento di Nietzsche per la città di Federico II e per Celestino V è confermato in alcuni capitoli di un'altra celebre opera, Così parlò Zarathustra, che tratta della discesa di Zarathustra dalla montagna al mercato per portare l'insegnamento all'umanità. Chissà cosa penserebbe, e direbbe, oggi sapendo che dalla "sua Aquila", città ideale quanto la caverna di Zarathustra (e di Celestino) parte un messaggio fortissimo.
jeudi 2 octobre 2008
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